2002 regia di Patricia Cardoso
Ana, è una ragazza di origine messicana, che vive in una comunità latina ad est di Los Angeles. Brillante a scuola, estroversa e simpatica, Ana vorrebbe continuare gli studi al college, ma i genitori, soprattutto la madre, non sono d’accordo . Il film ruota intorno al difficile rapporto tra madre e figlia. La prima, portavoce degli aspetti più tradizionali della cultura sudamericana, non esita a usare la scaramanzia e la preghiera, rivolgendosi a tutti i santi del paradiso, affinché la figlia impari a cucinare, a fare le faccende di casa, a cucire. La seconda, nata e cresciuta a Los Angeles trova assolutamente fuori luogo tutte le preoccupazioni e le fissazioni della madre. Combattuta tra le sue ambizioni e il volere dei suoi familiari, decide di lavorare con la sorella e la mamma nella loro sartoria, dove apprende il valore della solidarietà tra donne. Alla fine, Ana compie il suo percorso di crescita personale e di differenzazione da sua madre: accetta il proprio corpo in carne, trova una propria dimensione sessuale al di là del matrimonio e decide di abbandonare la sartoria di famiglia e di continuare a studiare alla Columbia Università.
Obiettivi
Il film aiuta a riflettere su diversi temi legati all’adolescenza: il rapporto con il proprio corpo, anche sessuato, e la sua graduale accettazione, i primi approcci sentimentali/sessuali, la prima volta, la definizione di un sé adulto che riesce a sostenere le diverse aspettative dei genitori. Il film pone anche un occhio di riguardo sui conflitti che possono vivere delle seconde generazioni d’immigrati rispetto ai valori più tradizionali proposti dai loro genitori.
Descrizione attività
Visione del video e discussione libera. Il conduttore può sollecitare i partecipanti a commentare alcune scene per portare la discussione sui singoli argomenti affrontati nel film. Può essere utile chiedere ai partecipanti cosa avrebbero provato se fossero stati la protagonista e come si sarebbero comportati.
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