2015, diretto da Pete Docter e Ronnie del Carmen.

Riley Andersen nasce e cresce felice in Minnesota, con le giornate scandite da affettuose ritualità familiari, partite a hockey su ghiaccio, di cui è abile giocatrice, allegre situazioni insieme all’amica del cuore. Un giorno però, quando la protagonista ha circa 11 anni, tutta la famiglia si deve trasferire a San Francisco a causa del lavoro del padre, trovandosi di colpo a vivere in una casa piccola e spoglia, il padre continuamente assorbito da questioni professionali, una disgustosa pizza ai broccoli.

Protagoniste del film sono però anche le emozioni di Riley: Gioia, Tristezza, Paura, Rabbia e Disgusto, che governano la plancia di comando emotiva della ragazza e ne influenzano le azioni quotidiane. Intorno a loro si sviluppano la personalità, i ricordi e la crescita, la memoria e i sogni.

Buona parte della storia ruota infatti intorno all’azione delle emozioni principali, e l’interazione tra loro. Gioia si occupa di garantire la felicità di Riley, Paura la tiene lontana dai pericoli, Disgusto protegge da contaminazioni alimentari e sociali, Rabbia si ribella contro le ingiustizie. Il ruolo di Tristezza, che all’inizio sembra soprattutto un’incorreggibile sabotatrice, emergerà più chiaramente nello svolgersi della storia.

Il primo giorno di Riley nella nuova scuola infatti Gioia e Tristezza si trovano risucchiate fuori dalla stanza di comando, lasciando la ragazza in balia delle altre emozioni, ed intraprendono un viaggio nel labirinto della memoria, dell’anima e dell’immaginazione, attraversando paure profonde e abissi di ricordi rimossi.

 

Obiettivi:

Il merito di Inside Out è riuscire a raccontare una storia che riesce ad associare, in una rappresentazione estremamente efficace, gli eventi reali della vita di Riley, magari in episodi molto contenuti dal punto di vista della durata temporale, con la complessità degli eventi emotivi e psichici, più estesi e articolati.

Viene quindi rappresentato il percorso della crescita e i processi che la governano: le paure, le certezze, i riferimenti affettivi, i cambiamenti talvolta traumatici, e il fatto che le reazioni e le scelte delle persone siano frutto di mediazioni e interazioni tra diverse componenti emotive e cognitive, il cui equilibrio deve includere anche elementi talvolta frustranti.

 

Descrizione attività:

Visione del film e discussione libera. Si può attivare una riflessione su quali emozioni sentiamo prevalere nelle diverse situazioni, e come queste possano interagire tra loro. Si può proporre a ragazzi e ragazze di dare una loro rappresentazione grafica alle diverse emozioni, o chiedere quali aggiungerebbero e perché.

 

LINK AL VIDEO:

https://www.youtube.com/watch?v=pI1PY1dxdYs