2019, di Fernando Frìas de la Parra.
Ulises è il leader dei Los Terkos, un gruppo di adolescenti della periferia di Monterrey (Messico) accomunati dalla passione per la Kolombia, una sottocultura caratterizzata da uno specifico abbigliamento, acconciature eccentriche e soprattutto l’ascolto di un particolare tipo di musica e di ballo, la cumbia rebajada, al cui suono trascorrono insieme intere giornate.
A causa di un malinteso con una violenta gang locale Ulises è costretto a lasciare il Messico per recarsi clandestinamente, con l’aiuto di parenti della madre, a New York per convivere con un gruppo di connazionali dediti a lavori manuali.
Lo spaesamento per il ragazzo è molto forte, non parla inglese e nessuno sembra riconoscere, né apprezzare, il suo look e la musica a cui invece lui è estremamente legato ed in cui spesso si rifugia, attraverso un lettore mp3 regalatogli prima della partenza da Chaparra, un’amica componente dei Los Terkos.
L’unica persona che sembra interessata ad accoglierlo, dopo che Ulìses a causa di una violenta lite con i coinquilini si ritrova senza fissa dimora, è Lin, una ragazza di origine cinese che accetta di ospitarlo sul tetto di casa di nascosto dai familiari.
Nonostante tutti gli sforzi però le barriere linguistiche e culturali si rivelano insormontabili, e per Ulises la nostalgia di casa si manifesta in maniera sempre più feroce.
Obiettivi
Al di là della narrazione letterale e del contesto molto specifico (che può comunque essere esportato su scenari più familiari), il film rappresenta bene le dinamiche aggregative ed identificative che caratterizzano i gruppi di adolescenti, il bisogno di riconoscimento reciproco e lo straniamento che consegue al distacco dalle proprie appartenenze (spesso simbolicamente codificate attraverso musica, abbigliamento, acconciature che ad occhi esterni e adulti spesso risultano bizzarre e difficili da accettare).
Descrizione attività
Visione del film e discussione libera. Il conduttore può sollecitare i/le partecipanti a riflettere e commentare alcune scene, in particolare per discutere sui diversi argomenti toccati dal film.
Può essere utile chiedere con quale personaggio ci si sente più identificati, quali parole o scelte alternative avrebbero utilizzato al loro posto.
Si può anche proporre ai/alle partecipanti una riflessione su quali sono quei simboli attraverso cui si riconoscono come parte di un gruppo e che li differenziano dagli adulti o da altri coetanei, e che tipo di percezione sentono di ricevere. Che tipo di simboli riconoscono in gruppi diversi dal proprio e che tipo di atteggiamento sentono di avere loro nei confronti di questi ultimi.
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