2016, regia di Giuseppe Piccioni
Quattro ragazze, Caterina, Liliana, Anna e Angela, condividono le loro gioie, le pene d’amore, i dispiaceri
di una vita ordinaria e provinciale; le uniscono più le abitudini consolidate che i loro sentimenti e le situazioni segrete. Liliana, studentessa modello all’università, molto apprezzata dal professore Mariani di cui è segretamente innamorata, è ammalata di cancro. Ma lo nasconde a tutti, anche alla madre, una donna apparentemente frivola e disimpegnata che lavora come titolare di un negozio di parrucchiera di cui la figlia non ha mai voluto servirsi. Anna è una sensibile violinista, deve partecipare a un ensemble prestigioso, ha un fidanzato e ha appena scoperto di essere incinta. Caterina, apparentemente la più determinata e decisa, soffre le pene di un amore omosessuale mai dichiarato nei confronti di Liliana.
Angela è afflitta da una passione cui non sa resistere per il bellimbusto Valerio che la tradisce continuamente; Angela legge il destino tramite i lumini accesi, tra cui quello di Liliana, ma soffre della sindrome di Cassandra.
Le certezze delle giovani cominciano a dissolversi quando decidono di accompagnare tutte assieme Caterina la quale ha l’occasione di lavorare in un hotel internazionale tramite l’amica Mina, che già risiede a Belgrado.
Il viaggio è in automobile e anche Liliana decide di partire, nonostante il peggioramento della sua salute, ancora una volta nascondendo il proprio male alle amiche. Dopo la traversata in traghetto, nell’attraversare il Montenegro fanno sosta in un campeggio dove Anna e Angela hanno una fugace avventura con alcuni ragazzi serbi; mentre di Liliana si innamora un ragazzo di Belgrado, Milos, che
abbandona i suoi amici e, tra non poche perplessità delle quattro amiche, si unisce al loro gruppo; suscitando la reazione gelosa di Caterina, che alla prima stazione di servizio lo fa scendere con la scusa di acquistare una cioccolata calda per Liliana, e lì lo abbandona, ma che non ha il coraggio di dichiarare, in presenza delle amiche, il suo amore per Liliana. Le amiche raggiungono a Belgrado l’amica di Caterina, Mina, che provvede a un alloggio di fortuna a casa sua e si mostra in confidenza con Caterina. Improvvisamente Liliana sviene; portata in ospedale, viene
scoperta la sua condizione terminale e le amiche piangenti danno una svolta alla propria vita. Anna ritorna autonomamente in Italia, decidendo di non abortire e riprendere lo studio del violino, mentre Caterina viene indotta dalle parole di Liliana a restare a Belgrado. La vita di Angela apparentemente resta la solita insulsa vita di provincia, ma ormai le credono, viene presa sul serio.
Obiettivi
Il film narra la dissolvenza di un legame amicale che viene considerato inattaccabile, ma che, invece, con la maturazione dei personaggi, viene meno. Può essere uno spunto per parlare con ragazzi e ragazze dai 16 anni in su di maternità non cercata, di malattia e morte, di innamoramento non corrisposto e di orientamento sessuale.
Attività
visione film e discussione libera
Link al trailer:
https://www.youtube.com/watch?v=lR_UvWZ76e4
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